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Software protezione bambini per controllo chat e limitare uso, tempo e orari: mamme contro Microsoft  
 
MsnLock permette ai genitori di limitare i tempi e i modi di accesso a Internet ai figli più piccoli, incluse le chat. Ma a Microsoft non piace.
 

bambini al pcÈ un piccolo sofware che dovrebbe tutelare i giovanissimi utenti di Internet dall'abuso delle chat e della Rete in generale, ma ha finito per scatenare l'ira di Microsoft, che ha deciso di trascinare in tribunale l'azienda che lo produce: è MsnLock, il programma in vendita da un paio di settimane e realizzato dalla Unicaresoft Corporation, una piccola azienda informatica olandese.

MsnLock permette ai genitori di limitare i tempi e i modi di accesso a Internet ai figli più piccoli, incluse le chat. Il programma inoltre dà la possibilità di monitorare i siti visitati dai baby internauti e di filtrare gruppi di parole utilizzate nei programmi di messaggeria istantanea, come appunto MSN,  la diffusissima chat lanciata dalla Microsoft.

Ufficialmente Microsoft sarebbe ricorsa ai suoi legali perché Carola Eppink, la proprietaria dell'azienda olandese e madre di tre figli, con MsnLock avrebbe violato il diritto di proprietà intellettuale utilizzando impropriamente il marchio nel nome del prodotto.

Secondo la Eppink però la causa intentata dalla multinazionale avrebbe il solo scopo di bloccare il software, visto che sono numerosi i siti, spesso pornografici, che utilizzano impunemente nel nome la sigla MSN, senza che l'azienda di Bill Gates abbia mai mosso un dito per impedirlo...

Intanto il programma, che nel frattempo è stato ribattezzato �Benzoy�, ha ricevuto da tutta la vicenda una notevole pubblicità gratuita. Tutto questo mentre la Commissione Europea si appresta a varare un codice di condotta per impedire ai minori l'acquisto di videogiochi violenti, o destinati a un pubblico adulto. Insomma, anche le istituzioni sembrano muoversi in direzione di una maggiore tutela dei più piccoli nei confronti dell'uso di Internet e dei computer.

LIBRO CONSIGLIATO:
Dal cyberbullismo al rischio dipendenza e agli adescatori, un libro fa il punto sui pericoli on line per i ragazzi. E dà consigli ai genitori. Anzitutto quello da imparare che cosa sono Facebook, Twitter, le chat. Il libro in questione s'intitola:
SICURI IN RETE di Mauro Ozenda e Laura Bissolotti (Hoepli. PP. 234, EURO 14,90)
http://www.hoepli.it

 

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